Vice Presidente Cassa Edile di Roma e Provincia dal 12 giugno 2006 al 25 luglio 2008
Nell’esporre la mia esperienza di amministratore della Cassa Edile mi corre l’obbligo di ricordare Lorenzo Martini, direttore della struttura per oltre undici anni e prematuramente scomparso nel dicembre del 2001. Ottimo dirigente, fece una luminosa carriera grazie al suo quotidiano impegno e alla passione per il lavoro.
L’equilibrato modo di stabilire e mantenere i rapporti, gli consentì di essere una figura apprezzata dalla struttura e dalle parti sociali.
Gli anni più recenti della cassa edile sono caratterizzati da novità contrattuali che, di fatto, hanno prodotto un importante sviluppo delle attività e dei compiti a carico del nostro ente bilaterale paritetico. Sono gli anni che hanno portato al sistema delle casse edili il riconoscimento, da parte del legislatore, di un importante ruolo nella battaglia contro il lavoro sommerso e irregolare attraverso l’introduzione del DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva). È in questa importante cornice che s’inserisce la mia esperienza all’interno della Cassa Edile, un tratto che, senza dubbio, ha contribuito a farmi maturare ulteriormente. Tra i diversi episodi legati alla vicepresidenza, quelli che vanno evidenziati sono: la gestione relativa al DURC e il contratto integrativo di luglio 2006. Le parti sociali, attraverso il nuovo contratto integrativo, puntarono al rafforzamento degli enti paritetici sulla gestione del DURC mediante la Cassa Edile, alla previdenza complementare, ma anche alla prevenzione sulla sicurezza con il CTP, il mercato del lavoro finalizzato all’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro con la scuola edile. È in quest’ambito che si inserì un fenomeno nuovo per il settore edile, poco avvertito fino a quel momento, la grande presenza dei lavoratori immigrati, ma anche le imprese gestite da stranieri, elemento che evidenziò l’ulteriore destrutturazione del settore.
Nel nostro Paese l’edilizia costituisce da sempre un volano importantissimo per lo sviluppo dell’economia, delle attività produttive e occupazionali. Un aspetto del modello di sviluppo del sistema Italia che ha ricevuto validazione storica anche a Roma, realtà nella quale le costruzioni hanno rappresentato, e rappresentano tutt’oggi, una rilevante opportunità occupazionale. Come negli anni della ricostruzione nell’immediato dopoguerra, o nel periodo del boom economico degli anni Sessanta, il settore ha rappresentato un’occasione per migliaia di immigrati provenienti dalle campagne del Sud Italia, così oggi esso costituisce una possibilità reale per migliaia di immigrati stranieri.
Tuttavia, se esiste un comparto produttivo in grado di essere strumento della crescita economica e, al contempo, di risultare più esposto di altre realtà alla provvisorietà, questo è senza dubbio rappresentato dal nostro settore. Un aspetto peculiare e precipuo dell’edilizia, un equilibrio complesso e difficile, al quale le parti sociali, molti anni orsono, hanno saputo fornire un’originale risposta attraverso lo strumento della bilateralità paritetica.
Il modello specifico di relazioni industriali costruito all’interno del settore è riuscito a sostenere, attraverso le diverse esperienze realizzate nel tempo, le aree critiche dell’edilizia, quali la lotta al lavoro irregolare, la sicurezza del ciclo produttivo, la qualificazione professionale e, non ultima, la previdenza complementare, indispensabile a garantire una pensione dignitosa ai lavoratori edili.
Grazie al nostro modello contrattuale è stato possibile fornire risposte concrete alle difficoltà della categoria, i cui problemi di oggi – ad esempio la destrutturazione delle imprese, la parcellizzazione del lavoro e la polverizzazione del mercato del lavoro – ci richiedono ancora un impegno costante e crescente.
In questo contesto, il ruolo svolto delle Casse Edili per la gestione contrattuale e le prestazioni è risultato essere di fondamentale importanza. Inoltre, l’evoluzione degli anni più recenti ha di fatto determinato un incremento e un rilevante sviluppo delle attività e dei compiti a carico del nostro Ente paritetico. L’impegno profuso dal sistema nella battaglia contro il lavoro sommerso e irregolare, ha spinto il legislatore al riconoscimento del prezioso lavoro svolto, attraverso l’introduzione del DURC. Del resto se il nostro modello è riuscito a svilupparsi e a produrre risultati di rilievo per la categoria, lo si deve alla specificità del sistema che si è riusciti a realizzare, costituito da un insieme di concertazione, contrattazione e previdenza. All’interno di questo importante quadro generale di riferimento per l’intero sistema, si inseriscono il ruolo, il lavoro e l’esperienza della Cassa Edile, da cinquant’anni al servizio dei lavoratori e delle imprese edili. È grazie alle esperienze maturate nel territorio che il settore ha potuto raggiungere traguardi considerevoli. Ne sia un esempio la sperimentazione dello sportello unico per il rilascio della certificazione unica di regolarità contributiva e assicurativa – avviata nel 2002 grazie all’impegno delle parti sociali e alla sensibilità delle Istituzioni locali – che ha visto in veste di protagonista, insieme all’Inail e all’Inps, la nostra Cassa Edile.
Costanza, attenzione puntuale, efficacia ed efficienza, capacità di interpretare il proprio ruolo e le responsabilità che ne conseguono: tutto questo è la Cassa Edile, tutto questo equivale alla sua struttura e gestione. La Cassa Edile di Roma e Provincia, che in cinquant’anni ha conosciuto una crescita costante e uno sviluppo senza sosta, rappresenta oggi un punto di riferimento imprescindibile e insostituibile per i lavoratori del settore. Un pilastro stabile e solido, che assicura alle famiglie
operaie un sostegno concreto, soprattutto sul fronte delle prestazioni sanitarie, a differenza dello spazio sempre più ridotto garantito dal sistema pubblico. Inoltre, le prestazioni extra contrattuali erogate della nostra Cassa Edile rappresentano uno strumento di sostegno sociale unico nel suo genere, sia per valori prodotti che per il carattere degli interventi, e testimoniano in modo tangibile il livello raggiunto sul fronte delle assistenze. Soltanto la bilateralità ha la capacità di garantire prestazioni e servizi in via integrativa e sussidiaria con forme aggiuntive di protezione e di sostegno; in altre parole, dispone della capacità di cogliere l’insieme delle domande sociali e di tutela provenienti dal mondo del lavoro, di accogliere e soddisfare le necessità di protezione aggiuntiva per il lavoratore.
In questa esperienza, due sono gli aspetti che hanno giocato un ruolo positivo: la concertazione tra le parti sociali, ossia il modo più stabile ed efficace di intendere le relazioni sindacali, e la contrattazione integrativa. La Cassa Edile compie nel 2011 i suoi primi cinquant’anni, mezzo secolo segnato da un importante impegno al servizio dei lavoratori e delle imprese sane e regolari. Cinquant’anni che l’hanno vista sempre coinvolta nell’individuazione e realizzazione dei processi di sviluppo più corretti e adeguati per il settore, ma anche in veste di protagonista quale presenza reale e costante nella vita di Roma. Un punto di riferimento per la città. Alla nostra Cassa Edile non possiamo che augurare altri cento di questi giorni.