Ape sociale

La Manovra di Bilancio 2024, approvata con Legge 30 dicembre 2023 n. 213, ha disposto una nuova proroga dell’Ape Sociale per coloro che maturino le relative condizioni e requisiti nel corso del 2024.

L’Ape sociale è un’indennità e una misura di anticipo pensionistico, a carico dello Stato, erogata dall’Inps, che permette di ritirarsi dal mondo del lavoro e che “accompagna” i richiedenti fino all’età prevista per la pensione di vecchiaia (67 anni).

Istituita in via sperimentale con la legge n. 232 dell’11 dicembre 2016, per il periodo inizialmente individuato a partire dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018, pur mantenendo la caratteristica di misura sperimentale, è stata successivamente più volte prorogata, prima al 31 dicembre 2019, poi al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2023, e per ultimo per tutto il 2024.

Per fare la domanda di APE Sociale è necessario chiedere prima la verifica del diritto. I soggetti interessati all’Ape sociale potranno presentare domanda di riconoscimento delle condizioni di accesso entro i termini di scadenza del 31 marzo, 15 luglio e, comunque, non oltre il 30 novembre 2024. Le domande presentate oltre i termini di scadenza saranno prese in considerazione solo in caso di fondi residuali.

I termini entro i quali l’INPS deve comunicare ai richiedenti l’esito dell’istruttoria delle domande di verifica sono i seguenti:
  • 30 giugno 2024, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 31 marzo 2024;
  • 15 ottobre 2024, per le domande di verifica delle condizioni presentate entro il 15 luglio 2024;
  • 31 dicembre 2024, per le domande di verifica delle condizioni presentate oltre il 15 luglio 2024, ma entro il 30 novembre del medesimo anno.
L’indennità decorrerà dal primo giorno del mese successivo alla domanda di trattamento, previa cessazione dell’attività di lavoro dipendente, autonomo e parasubordinato, svolta in Italia o all’estero. Inoltre, la decorrenza del trattamento non potrà essere, comunque, anteriore al 1° febbraio 2024. Si precisa che i soggetti che al momento della domanda di verifica delle condizioni di accesso al beneficio siano già in possesso di tutti i requisiti e delle condizioni previste, devono presentare contestualmente anche la domanda dell’Ape sociale.

L’importo dell’indennità dell’Ape sociale è pari alla rata mensile della pensione spettante, calcolata al momento dell’accesso alla prestazione. L’importo non può, in ogni caso, superare i 1.500 € mensili.

Per ricevere l’Ape sociale è necessario essere in possesso di alcuni requisiti. Al momento della domanda i soggetti interessati dovranno:
  • avere almeno 63 anni e 5 mesi;
  • avere almeno 30 anni di anzianità contributiva;
  • avere almeno 36 anni di anzianità contributiva per i lavoratori che svolgono attività gravose;
  • non essere titolari di alcuna pensione diretta;
  • aver cessato l’attività lavorativa.
Una delle quattro condizioni (tra loro alternative) che, unitamente agli altri requisiti sopraccitati permette di accedere all’Ape sociale è lo svolgimento di lavori gravosi. Questi sono stati inseriti e ampliati man mano nel corso degli anni e delle riforme. Rientrano pertanto tra le categorie cui l’APE sociale è riservata anche i lavoratori edili per effetto della seguente condizione:
  • Lavoratori dipendenti che svolgono da almeno sette anni negli ultimi dieci, oppure sei negli ultimi sette, attività lavorative c.d. “gravose”, comprese tra quelle tassativamente previste dalla norma.
In riferimento alle procedure, la Cassa Edile, su richiesta dell’interessato, è chiamata a rilasciare la specifica attestazione della sopraindicata condizione lavorativa.