Gli anni ‘90 rappresentano un lungo ponte che lega due epoche dove la nuova, l’attracco, ha dei connotati non definiti.
In questo contesto i protagonisti della nostra storia si muovono su un terreno poco conosciuto. Gli effetti della stagione passata alla storia come “mani pulite” si farà sentire. Dopo aver subito al proprio interno profonde trasformazioni, il mondo sindacale e quello imprenditoriale, riprendono le fila del discorso su di un piano che vede sempre meno protagonista la conflittualità.
Due contratti si siglano nel ‘93 e nel ‘98 senza che si registri nemmeno un’ora di sciopero. I punti prioritari si spostano sulla lotta al lavoro nero e sulla sicurezza (gli aspetti salariali e tariffari restano al margine). A tal fine si decide di premiare le imprese che denunciano almeno 160 ore mensili per lavoratore con una riduzione significativa delle aliquote contributive dovute alla Cassa Edile.
Ma il discorso si sposta anche nei confronti delle pubbliche amministrazioni, dove il lavoro nero rappresenta il 30% negli appalti pubblici rispetto al 60% negli appalti privati. Si manifesta sempre di più una convergenza sui temi della legalità e della sicurezza sul lavoro con l’avvio di un Osservatorio territoriale che, avvalendosi dell’intero sistema paritetico (Cassa Edile, Scuole di formazione, CTP), sia in grado di effettuare un costante monitoraggio.
La fine del decennio registra un miglioramento progressivo delle condizioni generali di lavoro in materia di visite mediche ed assitenza, che avvicina sempre più il lavoratore edile ad essere tutelato e garantito sul lavoro, al pari di altri comparti produttivi.
Lo scenario in cui si aprono gli anni novanta è profondamente mutato rispetto al decennio precedente. La popolazione della città registra un aumento, ma solo nelle circoscrizioni esterne, mentre in quelle centrali e intermedie gli abitanti diminuiscono.Copertura stadio Olimpico, Roma
La popolazione residente a Roma nel 1991 presentò, per la prima volta in questo secolo, un saldo negativo. Si passò, infatti, dai 2.840.259 abitanti del 1981 ai 2.775.250 del 1991. Questo calo era da attribuirsi all’azione congiunta di diversi fattori. Il primo era da dovuto alla minor capacità attrattiva dei sistemi residenziali nei grandi centri urbani, per via dei costi e del deficit di infrastrutturazione. Il secondo si può ritrovarlo nell’attenuazione dei grandi flussi migratori interni sostituiti, in parte, dai flussi migratori internazionali. L’ultimo è invece da imputare alla diminuzione della natalità, accompagnata dall’invecchiamento della popolazione.
Alla riduzione della popolazione di Roma corrispose invece la crescita della popolazione nell’area dei comuni della Provincia, in particolar modo nei quartieri confinanti con quelli collocati nel quadrante nord-est. In questo contesto nel 1992 da territorio della 14a Circoscrizione nasce il nuovo Comune di Fiumicino.
Per tutti gli anni ‘90 un ruolo centrale nel settore edile fu assunto dagli interventi di recupero sull’edilizia esistente, grazie a leggi e provvedimenti nazionali e comunali.
Dall’altra parte, infatti, si assiste ad un freno delle realizzazioni di nuova costruzione. Ad esempio gli interventi legati allo svolgimento del Giubileo del 2000 privilegiarono comunque le realizzazioni legate al traffico e quelle relative ad eventi culturali. Furono realizzati l’adeguamento dell’Aereoporto di Fiumicino e della Stazione Termini, il prolungamento della linea A da Ottaviano a Battistini e la creazione di cinque nuove Stazioni, l’apertura di una tramvia urbana da Casaletto a Torre Argentina, l’adeguamento della Roma-Fiumicino e della Cristoforo Colombo. Fu effettuata anche una nuova regolamentazione della sosta su strada ed il rafforzamento del sistema viario S.Pietro-Borgo-Prati, attraverso la realizzazione del sottovia Lungotevere in Sassia, il parcheggio del Gianicolo e la Galleria Pasa.
Di nuova costruzione anche la terza corsia del GRA. Inoltre fu potenziato il collegamento tra la Roma-Fiumicino e l’autostrada Roma-Firenze. Nuove e antiche piazze vennero valorizzate: Piazza del Popolo, Piazza San Lorenzo in Lucina, Piazza di Pietra, Piazza Trilussa, Piazza Belli, Piazza Capelvenere ad Acilia e resi percorribili a piedi itinerari caratteristici da Fontana di Trevi al Pantheon, da Castel Sant’Angelo a San Pietro. Infine vennero restituite alla loro bellezza Villa Borghese, Villa Torlonia, Villa Pamphily, Villa Sciarra, Villa Leopardi, Villa Lais, Villa Ada.
Questi sono gli anni in cui a Roma tornarono ad operare figure di primo piano dell’architettura internazionale che resero possibile la realizzazione di manufatti con requisiti qualitativi di grande rilevanza. Esempi sono le ex scuderie papali al Quirinale, su progetto di Gae Aulenti e la Chiesa di Dio Padre Misericordioso a Tor Tre Teste dell’architetto Meyer.
Si rivalutano alcune aree, come la Meccanica Romana ad Ostia, la Pantanella all’inizio della Via Casilina e l’area del Mattatoio a Testaccio.
Prosegue anche il potenziamento dei poli universitari attraverso la creazione di quello di Roma Tre, nell’area Ostiense-Marconi-Valco San Paolo, un progetto legato alla riqualificazione urbana dell’area ma anche al recupero degli edifici industriali. Ci sono poi i lavori della Sapienza e i progetti di carattere privato, come la Luiss, a Via Parenzo e a Villa Blanc. Vennero inaugurati grandi centri direzionali in Via Collatina, Via di Casal Bertone, Via Casilina ed all’Anagnina e a Torre Spaccata; costruiti uffici e sedi di rappresentanza di grandi imprese e ristrutturati numerosi teatri e sale cinematografiche.
Nell’elenco delle realizzazioni si inseriscono gli interventi per una nuova funzione archeologica e museale, dal Campidoglio all’Art Center, presso la Centrale Montemartini, alla Galleria Comunale d’Arte Moderna, presso il complesso ristrutturato dell’ex Birra Peroni. Ci sono poi i Palazzi Altemps e Massimo, la Galleria Borghese, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna, il Museo di Roma e il Museo del folklore. Furono valorizzati importanti siti archeologici quali quello dei Fori Imperiali, del Parco dell’Appia, del Colosseo, della Domus Aurea, ultimati i lavori di ripulitura di San Pietro e realizzata l’illuminazione notturna dei monumenti.
Alla fine del decennio, nel 1999, inizia il confronto per l’adozione di un nuovo Piano Regolatore Generale, preceduto dall’approvazione della “variante di salvaguardia”, dal “piano dei parchi” e, infine, dal “piano delle certezze”.
1992 | Atti di liberalità a favore di CTO: donazione autoambulanza e relative attrezzature |
1993 | Sponsorizzazione restauro Teatro Argentina – Roma |
1993 | Viene firmato il Contratto Integrativo Provinciale |
1994 | Restauro facciata della Chiesa Nuova – Roma |
1995 | Mostra dibattito “La trasformazione della città metropolitana: le prospettive per la Roma del terzo millennio” |
1997 | Convegno “Qualità del lavoro fisico nel 2000, attività usuranti e gravose nel settore edile” |
1998 | Intervento a favore dei terremotati di Matelica (MC): prefabbricati per aule scolastiche |
1998 | Viene firmato il Contratto Integrativo Provinciale |